Piero Trellini

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“Non avevo mai letto, su una sola partita, niente di così completo e coinvolgente. Nel suo genere: un capolavoro” Darwin Pastorin, Huffington Post “La partita" di Piero Trellini è un'impresa eccezionale. Libri così non se ne fanno più. È un super-romanzo (così come si dice super-eroe), ha super-poteri. Raccomando La partita ai non appassionati di calcio. Scopriranno molte cose. Della vita e non del calcio” Antonio D'Orrico, Sette, Corriere della Sera “È un’ode al calcio, una struggente ode al gioco più bello del mondo. Una somma di storie meravigliose, che ti tengono incollato alla pagina” Walter Veltroni, La Gazzetta dello Sport “Una tesi degna di Scott Fitzgerald” Giuseppe Culicchia, La Stampa “Un libro-monstre” Marco Cicala, Il Venerdì, La Repubblica "Avrete letto “La partita”? Bellissimo. Trellini ha rovesciato il tappeto che conosciamo tutti e ha mostrato gli intrecci che lo compongono. Coincidenze spettacolari, radici nascoste, premesse storiche" Luigi Garlando, SportWeek “Splendido” Mauro Berruto, Il Foglio “Magnifica ossessione per un libro unico” Giovanni Tosco, Tuttosport “Un unicum in materia calcistica” Massimo Raffaeli, il Manifesto “Per chi ha fame di poesia nel presente” Giulio Peroni, Il Sole 24 ore “Un capolavoro di letteratura sportiva e non solo. Quasi un’opera omerica” Marco Bernardini, Calciomercato “Un romanzo incredibile” Elia Pagnoni, il Giornale “Sta spopolando nelle librerie italiane” Leggo “Mi sbilancio: è nettamente il più bel libro sul calcio che abbia mai letto. Un lavoro di ricerca immane, maniacale, dichiaratamente ossessivo (l'autore ne parla ampiamente nell'ultimo capitolo, raccontando persino come ha strutturato il lavoro, segreti che pochi autori decidono di condividere). Ma questo è un libro che va oltre il calcio, che parla di un mondo spontaneo e ingenuo che non c'è più. Parla di un momento che ne contiene decine di migliaia di altri. Di 90 minuti in cui si sono consumati i destini incrociati di mille vite. Non ci riesci se non sei maledettamente bravo. Trellini lo è” Giacomo Pellizzari “È probabilmente il libro dell’anno” Antonio D'Orrico, Sette, Corriere della Sera “Libro dell'anno” del 2019 per Tuttosport Vincitore del Premio Bancarella Sport 2020 Vincitore del Premio Selezione Bancarella Sport 2020 Vincitore del Premio Ape 2020 La partita del secolo al modo di Balzac Questo è il libro più felicemente compiuto tra quelli in classifica. Ha una impostazione di originalità assoluta. È un reportage totale. Una ricostruzione storica fino ai minimi dettagli. È un post-romanzo, nel senso che racconta la realtà sapendo che essa è superiore a qualsiasi fantasia (e fantasy). La partita di Piero Trellini narra il match più bello del secolo (la sfida ai Mondiali di calcio 1982 tra Italia e Brasile). L’autore si comporta come si comportavano i narratori onniscienti dell’Ottocento, i Balzac, i Tolstoj, quelli che assumevano il punto di vista di Dio per scrivere le loro storie. A Trellini non sfugge un battito di ciglia dei suoi eroi. Li guarda al microscopio, li sottopone a una infinita, estenuante moviola. Le loro esistenze (dentro e fuori dal campo di calcio) sono passate al rallentatore. Alle cinque della sera di quel soffocante pomeriggio di luglio al Sarriá di Barcellona ci trovammo di fronte non una gara di calcio ma un crocevia di destini. Quelli degli atleti, quelli degli allenatori, quello dell’arbitro, quelli degli organizzatori, quelli dei giornalisti al seguito. Per tutti, Italia-Brasile 3 a 2 rappresentò lo snodo fatale: quello che sembrava già scritto non lo era. Fu un’ordalia alla fine della quale il dio del calcio scopriva di non essere brasiliano come era sempre stato detto, e che si chiamava Paolo Rossi come tutti. Questo libro bellissimo celebra attraverso il gioco del pallone l’irriducibilità della vita, il suo mistero impenetrabile. Antonio D’Orrico, Corriere della Sera, 1 settembre 2019

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